Il 13 di settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Lascito Solidale, un appuntamento annuale per parlare e confrontarsi su uno strumento di donazione davvero speciale, che permette di trasformare le proprie ultime volontà in progetti concreti per chi ne ha bisogno.
Attraverso il proprio testamento è infatti possibile indicare una realtà del Terzo Settore come Fondazione Oncologia Niguarda quale beneficiaria di una donazione speciale, che prende il nome di lascito testamentario.
Un fenomeno in crescita anche nel nostro Paese, se si pensa che a giugno 2021 il 22% degli ultracinquantenni aveva già predisposto un lascito testamentario o era orientato a farlo, con una crescita di ben 10 punti in 3 anni (era il 12% nel 2018). E che il 73% degli italiani - e l’83% di chi ha più di 60 anni - hanno mostrato di sapere che cos’è un lascito solidale*.
Inserire un lascito solidale nel proprio testamento è un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari.
Non sono necessari ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Significa anche lasciare un segno di noi quando non ci saremo più. Tramandare i nostri valori insieme a ciò che si sceglie di donare. È un atto di consapevolezza e generosità che nulla toglie ai propri eredi e arricchisce il proprio testamento di ideali come la solidarietà e il senso di eguaglianza.
* Survey “Gli italiani e la solidarietà ai tempi del coronavirus”, promossa dal Comitato Testamento Solidale nel 2021