Cos'è la terapia NO-CUT e come funziona

La terapia NO-CUT è il risultato dell’omonimo studio finanziato dalla Fondazione Oncologia Niguarda e da AIRC, partito nel 2018 e coordinato dall’Ospedale Niguarda. Grazie a NO-CUT è possibile per alcuni pazienti non asportare il retto dopo aver somministrato al paziente una terapia multimodale, ovvero composta da una prima fase di chemioterapia, seguita da una seconda di chemio e radioterapia.

Se al termine della terapia si riscontra una risposta clinica completa, cioè la scomparsa totale del tumore, il paziente non viene indirizzato alla chirurgia ma a una serie di controlli approfonditi e ravvicinati - di norma ogni 3 mesi per i primi due anni - per tenere monitorata la situazione e intercettare sul nascere eventuali recidive e metastasi.

Il tumore deve scomparire a tre livelli di accertamento: radiologico, attraverso risonanza magnetica; endoscopico, tramite endoscopia ed ecoendoscopia; chirurgico, attraverso esplorazioni rettali. Il programma di studio e terapia NO-CUT è stato concepito sulla scia di una serie di casistiche non controllate, quindi al di fuori di protocolli di ricerca, che mostravano come alcuni pazienti - circa il 25-30% - trattati in fase preoperatoria con radioterapia e chemioterapia, al momento dell’intervento chirurgico non mostravano più alcun segno di tumore.

Partito nel 2018, il programma coinvolge più centri in Italia con l’obiettivo di valutare 200 pazienti. A oggi sono più di 100 i pazienti parte dello studio, di cui oltre di 50 solo a Niguarda.

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